lunedì 24 settembre 2018

Panico a Needle Park

PANICO A NEEDLE PARK (The Panic at Needle Park)
regia di Jerry Schatzberg
con Al Pacino, Kitty Winn
105 min. USA 1971
New Hollywood è una buona defiizione per identificare quelle produzioni statunitensi che, sul finire degli anni Sessanta ma soprattutto per tutti i Settanta, si distinsero sostanzialmente per la maggiore libertà di cui godevano gli autori. Nella pratica questo si concretizzò nella possibilità di affrontare temi ancora scomodi per quei tempi. Penso soprattutto alla violenza, alla critica sociale, al sesso, alla droga. Registi (come Scorsese, Coppola, Ashby, Nichols, Rafelson, Pollack e tanti altri) e attori (come De Niro, Pacino, Hofmann, Nicholson, Streep, Walken, Dern e tanti altri) costruirono buona parte del loro successo su questa onda culturale, finché avvene un processo di saturazione e le Major strinsero i cordoni della borsa, misero la mordacchia agli artisti e ripresero le fila delle produzioni (guarda caso all'alba degli anni Ottanta). Anche se non sempre è facile definire a questo modo una pellicola, ho creato un'etichetta apposita per rendere omaggio al periodo della cinematografia statunitense che più amo.

In questa pellicola, il forse poco conosciuto Schatzberg cerca di raccontare la vicenda dei protagonisti con una trama lineare e un taglio documentaristico; il che costituisce contemporaneamente limite e punto di forza del film e ha diviso la critica. Talvolta la sceneggiatura eccede in lentezza narrativa, talvolta in retorica e semplificazioni. Camera a spalla e montaggio incidono molto sul prodotto finale.
Pacino è al suo primo ruolo da protagonista, solo un anno dopo verrà consacrato dal Padrino; seguiranno tutti gli anni Settanta e numerose interpretazioni di alto livello. Kitty Winn, premiata a Cannes, qui è molto più brava di lui.
Dialoghi e doppiaggio italiani con qualche sbavatura.

Una coppia di giovani tossici newyorkesi si arrabatta ai margini della società tra spaccio, prostituzione, espedienti e quant'altro sia utile a condurre la propria esistenza.

Rip di ottima qualità e ottimo peso, favorito da un'immagine non particolarmente dinamica. Le due tracce audio sono purtroppo mono, a cui ho aggiunto sottotitoli recuperati in rete.

dati tecnici
   Nome: Jerry.Schatzberg.Panico.A.Needle.Park.1971[tiopito].mkv
   Dimensione: 1,140,840,546 bytes (1087.99 MB)
   Durata: 01:45:10 (6310.36 s)
   Risoluzione: 720 x 384
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 19.261766
   Deviazione standard: 3.054389
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 1054.602948 kbps
   Audio: AC3 192kbps ITA/ENG
   Subs: ITA/ENG/FRA


cartella MeGa (file JSPNP.zip - 4x250Mb + 1x82Mb)
 
https://mega.nz/#F!SUsnxRoJ!ACQn3cgUMDY-wJpZTVCotQ

 
screenshot (click per vederli 1:1)

10 commenti:

  1. Che bello vedere un film per la prima volta e decidere di condividerlo. Non un capolavoro, ma una piacevole sorpresa.

    RispondiElimina
  2. sn G R A Z I E
    nn conosco quindi, colmiamo subito la lacuna...
    grz un saluto a tti

    RispondiElimina
  3. Ho letto un po' la trama in un sito specializzato, che iniziava così: una prostituta, amante di un drogato e spacciatore di stupefacenti... Mica male, mi sembra del ciclo sangue e arena anni Settanta. Spero che qualcuno riesca a redimersi, cioè no, a salvarsi prima della fine del film, ma non ci farei troppo affidamento. Farotti sapere le mie altre a visione ultimata. Ciao.

    RispondiElimina
  4. :O Anche questo è un titolo che proprio non conosco e che, dopo la tua presentazione, vedo con molto piacere. Grazie!!! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' curioso rilevare che in molti non conoscevamo questo titolo. Io l'ho scoperto per caso e sono stato fortunato a trovarlo nel catalogo bibliotecario. Forse il regista non è particolarmente famoso (anche se qualche premio lo ha raccattato, qui e là) però essendo l'esordio di Pacino...

      Elimina
    2. ... esordio del quale credo si ricordino in pochi, essendo appunto legato al titolo di un regista non poi così indimenticabile (se si escludono i premi ricevuti). Adesso, infatti, mi sta venendo il serio dubbio di averlo già visto molto tempo fa ma di essermene poi dimenticato... e grazie a te, BVZP, potrò rinfrescarmi la memoria. ;-)

      Elimina
  5. Mai visto, grazie mille!
    Nik

    RispondiElimina
  6. Per me come per Giuseppe: potrei averlo visto diverso tempo fa ed essermene dimenticato, forse questo non depone a favore delle nostre facoltà mentali, certamente delle mie. Sorrisi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Be' dài! Magari non depone a favore dell'indimenticabilità di questa pellicola...

      Elimina
  7. Errore mio, non l'avevo mai visto. Era esattamente il tipo di film che immaginavo fosse. Film con chiari meriti, ma, usando una formula che ti ho sentito usare qualche volta, non nelle mie corde. Certo vogliamo vedere la vita vera, l'alienazione metropolitana, il disagio degli ultimi, ma vogliamo vedere anche il riscatto sociale, il su la testa dopo averne prese tante, la speranza dove c'è solo disperazione (e a mio modo di vedere la piccola speranza che si intuisce nella sequenza finale è troppo poco). Al Pacino a mio parere si agita troppo, sembra quasi un cartone animato. La misconosciuta attrice protagonista ha un seno assolutamente artistico, anzi non ricordo di aver mai visto un seno così artistico in un film, ma forse è stata la fame a farmi qualche brutto scherzo. Gli anni Settanta al cinema sono modernissimi, quasi più moderni della modernità. Saluti a tutti.

    RispondiElimina