domenica 15 settembre 2019

Diary of a Nudist

DIARY OF A NUDIST
regia di Doris Wishman
con Davee Decker, Norman Casserly, Dolores Carlos
min. USA 1961
Manifesto furbetto pro-naturismo/nudismo (vedete voi la differenza), è uno dei primi film della regista statunitense che venne descritta come un Ed Wood al femminile e che rimane sconosciuta ai più.
Avendo poi sconfinato nel pornografico, nell'immaginario di chi fu giovinetto negli anni Settanta potrebbe trovare un piccolo posto La chiamavano Susy Tettalunga (Deadly Weapons, del 1974), se non il film almeno il titolo.
Da un certo punto di vista l'etichetta erotico potrebbe far storcere il naso ai naturisti più convinti. E' innegabile però che le intenzioni dei produttori fossero realizzare un film che, trattando il tema, permettesse di mostrare quello che ai tempi sarebbe stato oggetto di censura se trattato in maniera più esplicita.
Mi permetto una citazione "colta": a livello di immagine, il film fa lo stesso effetto degli scatti di Bunny Yeager. Se non sapete chi sia stata... be', andate a fare i compiti!

Desideroso di screditare le pratiche nudiste, redattore capo di una rivista invia una giornalista in un campo naturista. Prevedibilmente, quella filosofia di vita conquisterà l'una e l'altro.

Immagine molto disturbata come da dvd fonte. Audio solo inglese. Nessun  sottotitolo.


dati tecnici
   Nome: Doris.Wishman.Diary.Of.A.Nudist.1961[tiopito].mkv
   Dimensione: 799,791,872 bytes (762.741 MB)
   Durata: 01:11:43 (4302.715 s)
   Risoluzione: 640 x 480
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 24.710736
   Deviazione standard: 3.425065
   Framerate: 3.976024 fps
   Bitrate: 1289.948149 kbps
   Audio: AC3 192kbps ENG

   Subs:
no

cartella MeGa (file RDWDN.zip - 3x250Mb + 1x13Mb)
  https://mega.nz/#F!y9xxga7A!pjoDsZMswuwwR2Sk7tcjNg

  
screenshot (click per vederli 1:1)


8 commenti:

  1. Riconosco che sia una proposta abbastanza bizzarra...
    E la sola versione originale potrebbe scoraggiare qualcuno...
    Dedicata, quindi, ai curiosi. :-)

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    1. Curiosi come me che, tra l'altro, lo conoscono già ma possono sempre rivederselo... O no? ��

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    2. Siete tutti preparatissimi!
      Bene bene bene.

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  2. sn G R A Z I E
    ciao 2 pensieri sull argomento
    cos è...un ricordo delle vacanze??
    la malizia è nell okkio di chi... è un guardone
    nel campo ''naturista'' nn è come nei tuoi screenshot, nn ci sn solo giovani aitanti formose, ma ''zii nonne e nipotini piangenti'' che tto sn meno che erotici; fanno ''la loro vita'' normale, ma senz abiti; a volte nelle spiagge tessili, ci sn mini costumi birikkini che son in continuo movimento, x la nostra gioia.
    un saluto a tti.

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    1. Potremmo lanciarci su una disquisizione sui significati di "nudismo" e "naturismo": storia, filosofia, psicologia, etc... Ma rischiamo un dibattito infinito.
      Hai ben ragione nel rilevare che nell'accezione moderna dei termini l'ambito familiare si addice più al concetto di naturismo, inteso come stile di vita, rispetto al nudismo che viene associato a una pratica limitata a luoghi e situazioni (sicuramente con una componente erotica, almeno a mio avviso).

      Nel caso di questo film (di quasi 60 anni fa) credo che tu abbia centrato la questione: l'aspetto voyeuristico è sicuramente preminente rispetto ad altri contenuti. Non solo ne sono ben cosciente, ma mi piaceva proprio questo aspetto!

      Mi piace anche rilevare che hai utilizzato il termine "tessili": denota una certa informazione in merito che non è da tutti. Bravo.

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  3. sn G R A Z I E
    p.s.
    buon MotoGP a tti!!

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  4. :O Ma questo quando è arrivato? E io dov'ero??
    Questo film è il frutto del suo tempo (d'altronde, in quegli anni avevamo tutti degli amici che andavano in Yugoslavia ai campi nudisti) e va visto calandosi nella storia. Belinda Mosse, l'autrice del libro da cui è tratto, scrisse cose davvero interessanti ma è nell'occhio del lettore che c'è l'intrerpretazione e, infatti, la Wishman "interpreta" come avrebbe fatto un americano anni '50. È giusto? È sbagliato? Non importa neanche più; ormai possiamo valutare la sua opera solo con gli occhiali del tempo.
    Povera Doris Wishman, etichettata come l'"Ed Wood al femminile" ha dovuto combattere tutta la vita per ritagliarsi il suo spazio... e in vita non c'è riuscita. Oggi, rivedere questo "Diary" o, meglio ancora, "Nude on the Moon", è una ventata di ricordi e, stranamente, di aria fresca. Grazie Zio Pietro! :D

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    1. Nude on the Moon? Magari! Il rip si trova abbastanza facilmente. Purtroppo non posso dire altrettanto di una fonte da cui codificarlo per proporlo qui. :-(

      Ah! Grazie delle precisazioni, sono sempre gradite.

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