lunedì 1 novembre 2021

Femina ridens

FEMINA RIDENS
regia di Piero Schivazappa
con Philippe Leroy, Dagmar Lassander, Lorenza Guerrieri
85 min. ITA 1969

Conosciuto soprattutto per i suoi lavori televisivi (collaborò anche alla celebre Odissea del 1968), il regista emiliano debuttò sul grande schermo con una pellicola singolare, molto caratteristica sul piano visivo ed estetico. Una peculiarità che purtroppo, nelle opere successive, non riuscirà a eguagliare. Sul fronte della narrazione, oltre un intreccio abbastanza lineare e forse scontato, si concede qualche accenno di analisi socio-culturale.
Prima apparizione italiana per Dagmar Lassander, reginetta minore del cinema di genere, qui accanto a un Leroy platinato che non può non ricordare il Mastroianni de La decima vittima. Musica di Cipriani ed effetti speciali di Rambaldi.
Se il divieto ai minori di 18 anni imposto dalla censura dell'epoca oggi appare risibile, ai tempi il film subì un sequestro, risoltosi con un'assoluzione in tribunale.

Insospettabile filantropo sfoga le proprie pulsioni sadiche (retaggio di un trauma infantile) con professioniste specializzate nel ruolo. Quando cercherà di trascendere nel reale con una sua collaboratrice, gli si apriranno inaspettati scenari di gioia e dolore.

Ottima qualità, peso leggerissimo, audio solo italiano, come i sottotitoli.
Fonte: dvd Cinekult-Cecchi Gori, 2011
 
dati tecnici
   Nome: Piero.Schivazappa.Femina.Ridens.1969[tiopito].mkv
   Dimensione: 609,103,264 bytes (580.886 MB)
   Durata: 01:24:33 (5072.96 s)
   Risoluzione: 720 x 384
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 18.628012
   Deviazione standard:  3.199309
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 760.870929 kbps
   Audio: AC3 192kbps ITA
   Subs: ITA


cartella MeGa (file CS-FR-69.zip - 2x250Mb + 1x79Mb)
  https://mega.nz/folder/eDZwCRra#mXvCYUgzRoqjsLKOlMa3Pg
 
screenshot (click per vederli 1:1)

2 commenti:

  1. Oh mamma, mi ero completamente dimenticato di questo!! :O
    Lo riguardo molto volentieri perché all'epoca lo vidi più per il gusto del proibito (forse fu il mio primo film vietato ai 18 ^_^) che per il suo valore estetico. Negli anni ho trovato riferimenti qua e là che me ne hanno riacceso l'interesse ma non credevo mi sarebbe mai più ricapitato. Grazie Zio Pietro e complimenti, sei entrato in modalità "produzione intensiva". :D

    RispondiElimina
  2. sn G.R.A.Z.I.E.
    nn conosco nn ricordo quindi akkiappo
    un saluto a tti

    RispondiElimina