regia di Kon Ichikawa
con Ken Takakura, Kiichi Nakai, Rie Miyazawa
129 min. JAP 1994
Episodio epico della storia del Giappone feudale, la vicenda dei 47 ronin è stata oggetto dell'interesse di diversi artisti. Borges la trattò in un racconto, Mizoguchi ne fece una prima trasposizione cinematografica, a cui seguì quella di Ichikawa oltre cinquant'anni dopo. Quest'ultimo è stato autore di novanta pellicole completamente sconosciute al pubblico italiano, fatta eccezione per L'arpa birmana e forse poco altro, nonostante egli sia considerato uno dei maestri del Sol Levante, al pari o quasi di Kurosawa, Ozu e il già citato Mizoguchi.
Quest'opera, se non sbaglio presentata a Venezia nel 1994 ma poi mai distribuita in Italia, rientra nelle classiche categorie nipponiche dei jidai-geki (film storici sul periodo Tokugawa) e/o chambara (film di combattimento con le spade). Se gli si può rimproverare un eccesso di manierismo, le immagini sono pura poesia visuale anche grazie a una fotografia molto ricercata, oltre a scenografia e costumi accurati al limite del maniacale.
Rimasto senza padrone dopo che questi è stato costretto al suicidio rituale per lavare un'offesa a un notabile dello Shogun, un gruppo di samurai si riunisce per compiere la propria vendetta.
Qualità ottima e file molto leggero. Sola traccia giapponese e soli sottotitoli inglesi (completi e cartelli).