Millennium actress (Sennen joyu)
regia di Satoshi Kon
83 min. JAP 2001
Con questa pellicola, secondo lungometraggio dopo Perfect Blue e prima di Tokyo Godfathers, il regista giapponese definisce quello che sarà il leit motif di tutta la sua opera: la sovrapposizione di diversi piani di narrazione, il continuo rimescolamento dei concetti di spazio e tempo, di sogno e realtà. La narrazione rimane comunque scorrevole e avvincente grazie al sapiente lavoro di sceneggiatura dell'autore.
Un documentarista e il suo operatore ripercorrono la carriera di un'anziana attrice ritiratasi dalle scene ma mai dimenticata dal suo pubblico. Attraverso le sue interpretazioni spazieranno in molteplici generi cinematografici rivivendo al suo fianco le vicende che la videro protagonista.
Permettetemi un piccola nota personale: in diverse sedi ho già manifestato la mia passione per il lavoro di Kon, sia animato che disegnato. Purtroppo, proporvi la sua filmografia completa avrebbe generato spiacevoli doppioni, non potendo migliorare la qualità di quanto si trova in rete, specialmente sul blog del nostro comune amico Ranmafan (la maggior parte di voi proviene comunque dalle sue pagine). E' per questo motivo che mi sento in dovere, oltre che di scusarmi per avergli "scippato" l'ultimo titolo che ancora mancava, di dedicargli questa release.
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mercoledì 15 ottobre 2014
sabato 26 luglio 2014
Paranoia Agent
PARANOIA AGENT (Mōsō dairinin)
regia di Satoshi Kon
13 episodi da 21 min. JAP2004
Proporre qualcosa di Satoshi Kon non è stato facile-facile. I suoi titoli maggiori sono facilmente reperibili (il nostro amico Ranmafan mi sembra abbia pubblicato tutto, tranne... beh, controllate voi!), quindi ho dovuto optare per una serie "minore". Poi, recuperare i DVD in biblioteca è stata una piccola odissea, a causa di imprecisioni nella catalogazione, fortunatamente sopperite dalla disponibilità di una solerte impiegata (non lamentiamoci sempre del pubblico impiego, suvvia!). Però è stato più forte il desiderio di omaggiare il mio regista di anime preferito. E miyazakiani, takahatesi, otomianici e oshiisti non me ne vogliano...
Perché questa sfacciata propensione per Kon? Perché i suoi film sono belli la prima volta che li vedi -quando ti affascinano le trame- e ancora di più la seconda -quando cogli nuovi particolari... Perché la sua sensibilità, artistica e umana, lo ha portato sempre a trattare temi profondi... Perché la ricerca di verosimiglianza era una sfida difficile, ma sempre vinta... Perché la sua prematura scomparsa accresce un'aura di mitografia (e mi viene in mente anche il compianto Kondo dei Sospiri del mio cuore)... Perché, da come appare nelle interviste, era una persona modesta e spiritosa, e questo non guasta mai... Forse, stupidamente, per un piccolo aneddoto personale: tra le pagine del numero di Kappa Magazine che ospitava la recensione di Tokyo Godfathers, c'era uno dei pochi miei fumetti che un editore abbia rischiato a pubblicare...
Per concludere e non abusare troppo della vostra pazienza, restando in tema di fumetti, a tutti consiglio la lettura della produzione di manga di Satoshi Kon: prima fra tutte L'eredità dei sogni, raccolta di storie autoconclusive che racchiude alcuni piccoli capolavori. Un ovvio giretto su it.wikipedia.org/wiki/Satoshi_Kon vi offrirà una esaustiva bibliografia italiana.
Partendo da una serie di misteriose aggressioni, i tredici episodi di Paranoia Agent intrecciano le vicende di una manciata di personaggi portandoli in viaggio tra meandri della psiche e mondi paralleli. Lo stile grafico è essenziale, più caricaturale rispetto al registro realistico tipico dell'autore, così come sono frequenti le incursioni nella commedia e nel grottesco, pur rimanendo comunque un'opera di taglio drammatico e poliziesco.
Nota: rispetto al DVD, nella credo unica edizione Panini/Geneon del 2007, gli episodi sono stati privati sia delle belle sigle, rippate e caricate a parte, sia delle anticipazioni dell'episodio successivo. In ogni episodio, il titolo (in giapponese e sottotitolato) compare sotto forma di cartellone, oggetto, scritta sui muri.
Per quanto riguarda la qualità, mi sono imposto di raggiungere uno standard elevato. Spero di aver colto l'obiettivo.
regia di Satoshi Kon
13 episodi da 21 min. JAP2004
Proporre qualcosa di Satoshi Kon non è stato facile-facile. I suoi titoli maggiori sono facilmente reperibili (il nostro amico Ranmafan mi sembra abbia pubblicato tutto, tranne... beh, controllate voi!), quindi ho dovuto optare per una serie "minore". Poi, recuperare i DVD in biblioteca è stata una piccola odissea, a causa di imprecisioni nella catalogazione, fortunatamente sopperite dalla disponibilità di una solerte impiegata (non lamentiamoci sempre del pubblico impiego, suvvia!). Però è stato più forte il desiderio di omaggiare il mio regista di anime preferito. E miyazakiani, takahatesi, otomianici e oshiisti non me ne vogliano...
Perché questa sfacciata propensione per Kon? Perché i suoi film sono belli la prima volta che li vedi -quando ti affascinano le trame- e ancora di più la seconda -quando cogli nuovi particolari... Perché la sua sensibilità, artistica e umana, lo ha portato sempre a trattare temi profondi... Perché la ricerca di verosimiglianza era una sfida difficile, ma sempre vinta... Perché la sua prematura scomparsa accresce un'aura di mitografia (e mi viene in mente anche il compianto Kondo dei Sospiri del mio cuore)... Perché, da come appare nelle interviste, era una persona modesta e spiritosa, e questo non guasta mai... Forse, stupidamente, per un piccolo aneddoto personale: tra le pagine del numero di Kappa Magazine che ospitava la recensione di Tokyo Godfathers, c'era uno dei pochi miei fumetti che un editore abbia rischiato a pubblicare...
Per concludere e non abusare troppo della vostra pazienza, restando in tema di fumetti, a tutti consiglio la lettura della produzione di manga di Satoshi Kon: prima fra tutte L'eredità dei sogni, raccolta di storie autoconclusive che racchiude alcuni piccoli capolavori. Un ovvio giretto su it.wikipedia.org/wiki/Satoshi_Kon vi offrirà una esaustiva bibliografia italiana.
Partendo da una serie di misteriose aggressioni, i tredici episodi di Paranoia Agent intrecciano le vicende di una manciata di personaggi portandoli in viaggio tra meandri della psiche e mondi paralleli. Lo stile grafico è essenziale, più caricaturale rispetto al registro realistico tipico dell'autore, così come sono frequenti le incursioni nella commedia e nel grottesco, pur rimanendo comunque un'opera di taglio drammatico e poliziesco.
Nota: rispetto al DVD, nella credo unica edizione Panini/Geneon del 2007, gli episodi sono stati privati sia delle belle sigle, rippate e caricate a parte, sia delle anticipazioni dell'episodio successivo. In ogni episodio, il titolo (in giapponese e sottotitolato) compare sotto forma di cartellone, oggetto, scritta sui muri.
Per quanto riguarda la qualità, mi sono imposto di raggiungere uno standard elevato. Spero di aver colto l'obiettivo.
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