L'UOMO, LA DONNA E LA BESTIA - SPELL (DOLCE MATTATOIO)
regia di Alberto Cavallone
con Jane Avril, Angela Doria, Martial Boschero
99 min. ITA 1977
regia di Alberto Cavallone
con Jane Avril, Angela Doria, Martial Boschero
99 min. ITA 1977
Essere estremo per me significa essere a-normale, cioè fuori dalla norma. La norma è sopore, staticità, accettazione passiva dell’esistente. La norma è immorale perché vuole essere morale. La norma disconosce l’etica universale. Essere normali significa non progredire e accettare soltanto ciò che protegge i meccanismi dell’esistenza. L’anormalità è desiderio di progresso, è ricerca e scoperta di nuove etiche e morali adeguate ai cambiamenti che la norma nega. Sono anormale, non estremo. Queste le parole con cui il regista si presenta. Parlando di Alberto Cavallone, il termine che mi viene spontaneo alla mente per definire il suo cinema è "disturbante", non solo con accezione negativa.
Inutile dire che la critica si divide in visioni diametralmente opposte: quella colta ovviamente stronca, quella b-side ovviamente incensa. Come sempre, niente di meglio che farsi un'idea di persona. Certamente Cavallone cerca (e amio parere ottiene) un effetto appunto disturbante, attaccando anche i tabù più profondi: violenza e prevaricazione, sesso e omosessualità, perfino urina e feci.
Fin dal titolo rindondante vi è poi un indubbio slancio surrealista, un abbondare di simbolismi e di situazioni oniriche, ma tutto appare come una ricerca parzialmente irrisolta. Tecnicamente non era estraneo a sperimentazioni ed essendo scrittore e montatore, oltre che regista, ambiva sicuramente al cinema d'autore.
Una festa di paese fa da cornice alle dinamiche e alle relazioni poco lineari dei suoi abitanti. A complicare le cose, l'arrivo di un estraneo.
Rip di buona qualità, di ottimo peso, con audio italiano e sottotitoli inglesi. Vietato ai minori.
Inutile dire che la critica si divide in visioni diametralmente opposte: quella colta ovviamente stronca, quella b-side ovviamente incensa. Come sempre, niente di meglio che farsi un'idea di persona. Certamente Cavallone cerca (e amio parere ottiene) un effetto appunto disturbante, attaccando anche i tabù più profondi: violenza e prevaricazione, sesso e omosessualità, perfino urina e feci.
Fin dal titolo rindondante vi è poi un indubbio slancio surrealista, un abbondare di simbolismi e di situazioni oniriche, ma tutto appare come una ricerca parzialmente irrisolta. Tecnicamente non era estraneo a sperimentazioni ed essendo scrittore e montatore, oltre che regista, ambiva sicuramente al cinema d'autore.
Una festa di paese fa da cornice alle dinamiche e alle relazioni poco lineari dei suoi abitanti. A complicare le cose, l'arrivo di un estraneo.
Rip di buona qualità, di ottimo peso, con audio italiano e sottotitoli inglesi. Vietato ai minori.
dati tecnici
Nome: Alberto.Cavallone.L.Uomo.La.Donna.E.La.Bestia.1977[tiopito].mkv
Dimensione: 918,328,573 bytes (875.786 MB)
Durata: 01:39:21 (5961.16 s)
Risoluzione: 720 x 400
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 20.604238
Deviazione standard: 2.573217
Framerate: 25 fps
Bitrate: 1032.968514 kbps
Audio: AC3 192kbps ITA
Subs: ITA
cartella MeGa (file AC-UDB-77.zip - 3x250Mb + 1x124Mb )
https://mega.nz/folder/dU1xjYDA#9nRfs2KGT1SBAM1SJJ8wZQ
screenshot (click per vederli 1:1)
Nome: Alberto.Cavallone.L.Uomo.La.Donna.E.La.Bestia.1977[tiopito].mkv
Dimensione: 918,328,573 bytes (875.786 MB)
Durata: 01:39:21 (5961.16 s)
Risoluzione: 720 x 400
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 20.604238
Deviazione standard: 2.573217
Framerate: 25 fps
Bitrate: 1032.968514 kbps
Audio: AC3 192kbps ITA
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https://mega.nz/folder/dU1xjYDA#9nRfs2KGT1SBAM1SJJ8wZQ
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Titolo richiesto tempo addietro. Il bannerino? Potete immaginare... :-)
RispondiEliminaIn effetti... Sì, direi che quel bannerino è più che adatto! ;-)
EliminaSi, però ricordati anche di Urotsukidoji :P
RispondiEliminaA costo di farmi accusare di snobbismo intelletualoide, ammetto che Cavallone mi è sempre piaciuto. ^_^
RispondiEliminaSperimentale, surreale, offensivo: sembra che queste definizioni siano diventate così poco "politically correct" da essere un'onta per qualsiasi regista; dobbiamo forse dimenticare geni come Jodorowsky? D'accordo, l'abbiamo fatto ma nell'intimo trovo sia stato un delitto culturale. Zio Pietro, grazie per questa bellissima ed originale proposta (nonché per l'azzeccatissimo bannerino XD) e ben ritrovato! :D
PS: Ora vado a scaricarmi anche Tom & Jerry e, soprattutto, Wile E. Coyote che, assieme ai lavori di Tex Avery, l'aspettavo da una vita. :D
fantastico,unico, delirante, originale,che sollievo, lo aspettavo da tempo, una delle pellicole più visionarie degli anni 70!Zio pietro grazie è dire poco, quindi grazie mille e infinite!!!
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