Il maestro della Factory lascia sempre un po' spiazzati. La sua ricerca artistica su pellicola è composta da tantissime opere, realizzate in una sola decina d'anni, fruibili sia singolarmente che come un unico progetto. Uno dei suoi ultimi lungometraggi, The Nude Restaurant perde la carica eversiva di molte sue opere brevi degli anni precedenti, ma non per questo appare meno interessante.
L'esposizione della nudità (che poi è parziale) diventa metafora della liberalizzazione non solo del corpo ma anche del pensiero. Un pensiero che scivola fluido, apparentemente senza senso, senza voler condurre lo spettatore verso una tesi che non sia nulla più che una visione della società contemporanea, in cui non mancano riferimenti alla politica e all'attualità. L'immediatezza della ripresa, la limitatezza delle inquadrature, l'apparente scarsa attenzione alle luci, l'assenza di una vera sceneggiatura sono tutti elementi che rafforzano questa impressione.
Monologhi e dialoghi intercorrono tra i baristi, i camerieri e gli avventori di un locale newyorchese.
Pellicola molto vissuta e disturbata, ha reso necessario un minimo ritaglio del quadro. Doppio audio: quello originale è impostato di default con sottotitoli, perché la traccia italiana appare troppo moderna per dizione.
Fonte: dvd RaroVideo 2006/dvd estero non identificabile.
L'esposizione della nudità (che poi è parziale) diventa metafora della liberalizzazione non solo del corpo ma anche del pensiero. Un pensiero che scivola fluido, apparentemente senza senso, senza voler condurre lo spettatore verso una tesi che non sia nulla più che una visione della società contemporanea, in cui non mancano riferimenti alla politica e all'attualità. L'immediatezza della ripresa, la limitatezza delle inquadrature, l'apparente scarsa attenzione alle luci, l'assenza di una vera sceneggiatura sono tutti elementi che rafforzano questa impressione.
Monologhi e dialoghi intercorrono tra i baristi, i camerieri e gli avventori di un locale newyorchese.
Pellicola molto vissuta e disturbata, ha reso necessario un minimo ritaglio del quadro. Doppio audio: quello originale è impostato di default con sottotitoli, perché la traccia italiana appare troppo moderna per dizione.
Fonte: dvd RaroVideo 2006/dvd estero non identificabile.
dati tecnici
Nome: Andy.Warhol.Nude.Restaurant.1967[tiopito].mkv
Dimensione: 1,433,866,255 bytes (1367.441 MiB)
Durata: 01:34:43 (5683.04 s)
Risoluzione: 640 x 496
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 23.391
Deviazione standard: 2.564
Framerate: 25 fps
Bitrate: 1598.872 kbps
Audio: AC3 192kbps ENG/224kbps ITA
Subs: ITA
cartella MeGa (file AW-NR-67.zip - 5x250Mb + 1x107Mb)
https://mega.nz/folder/mmRHnShS#Mqt6GQFlI_ob4bLZ64hfeQ
screenshot (click per vederli 1:1)
Per un inconsueto post mattutino durante una piccola pausa lavorativa ecco una proposta che mi è costata un discreto lavoro tra fonti diverse.
RispondiEliminaPoi forse sarà il caso di alleggerire un po' il tono... Siamo sull'intellettuale andante... :-)
Intellettuale ma apprezzatissimo!!!
EliminaGrazie Zio Pietro, un Warhol inatteso è sempre una gioia per gli occhi. :D
:O Non mi aspettavo un successone da blockbuster ma... possibile che io sia il solo ad apprezzare Warhol? Ragazzi, un po' di entusiasmo! ; )
EliminaLa qualità di quel che pubblicate lascia senza parole,
RispondiEliminanon ci sono parole per ringraziarvi del lavoro che fate....