domenica 29 settembre 2024

Loose Change - 2nd Edition

LOOSE CHANGE - 2ND EDITION
regia di Dylan Avery
79 min. USA 2005

Pellicola di montaggio diventata nel tempo un classico della controinformazione e che ha conosciuto diverse versioni e aggiornamenti.
Nel voler confutare la versione ufficiale degli attentati alle Torri Gemelle, la visione di Avery differisce sostanzialmente dalla narrazione di Fahrenheit 9/11 di Michael Moore: entrambi puntano il dito contro la classe dirigente, ma cambiano le accuse che gli vengono mosse: il documentarista di Flint ne sostiene l'incompetenza, il giovane regista la spregiudicata e pianificata macchinazione criminale.
Tecnicamente ben costruito, con un buon ritmo, riesce a limitare i momenti di spettacolarizzazione del racconto.

Attraverso immagini, ricostruzioni e interviste viene esposta una tesi sui fatti del'11 settembre, ben diversa da quanto riportato in merito dalle autorità statunitensi.

La qualità risente ovviamente delle fonti originali. Audio solo italiano, codificato mono per un difetto della fonte.
Fonte: dvd Exa cinema, 2007

dati tecnici
   Nome: Dylan.Avery-Loose.Change.2nd.Edition-2005[tiopito].mkv
   Dimensione: 900,653,377 bytes (858.929994 MiB)
   Durata: 01:28:54 (5334.36 s)
   Risoluzione: 720 x 464
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 20.511919
   Deviazione standard:  5.380672
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 1153.519966 kbps
   Audio: AC3 192kbps ITA
   Subs: no

cartella MeGa (file DA-LC2-05.zip - 3x250Mb + 1x102Mb)
  https://mega.nz/folder/VNQyGRRK#zCMAZryYdHuxIfudD0mJeA
 
screenshot (click per vederli 1:1)

 

4 commenti:

  1. Crediate pure che il vecchio zio Pietro sia un complottista ma ho sempre pensato che questo documentario fosse veramente valido, quanto meno perché invitava a porsi delle domande. Ora che è passato tanto tempo da quegli avvenimenti ed è sorto un comprensibile distacco emotivo, credo sia interessante tornare a parlare di 11 settembre. La ferita aperta nella cultura e nella vita dell'Occidente, le lunghe conseguenze geopolitiche internazionali, la lunga scia di morti che ne è
    seguita, sono tutti elementi che impongono di prendere in considerazione anche le tesi più scomode, senza necessariamente arrivare a condividerle in toto.

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  2. sn G.R.A.Z.I.E.
    preso.grz.

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  3. Bella proposta, sia quella del documentario che della riflessione "a freddo". Per chi ha vissuto quei giorni e, stranamente, ancora se ne ricorda (pazzesco quanto sia breve la memoria dei più, siamo più simili ai pesci rossi di quanto si pensi ^_^), riflettere su cosa sia davvero successo e su come l'onda emotiva sia stata manipolata e sfruttata è il minimo che si dovrebbe fare. E no, puntare il dito sui tanti elementi davvero poco plausibili di quegli eventi non è per forza complottismo, né sostegno ad altri, è solo analisi razionale dove di razionalità ce ne fu pochissima. Come non ce ne fu per Piazza Fontana. Grazie Zio Pietro, è un bel soggetto ed hai fatto benissimo a riproporlo! :D

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