sabato 20 febbraio 2016

Il laureato

IL LAUREATO (The Graduate)
regia di Mike Nichols
con Anne Bancroft, Dustin Hoffman, Katherine Ross
101 min. USA 1967
Un classico fine anni Sessanta, tratto dall'omonimo romanzo di Charles Webb (autore che invito ad approfondire). Sicuramente sente il passare del tempo, ma è realizzato con rara perizia: fotografia e montaggio spesso ci riservano piccoli escamotage narrativi di grande effetto.
Il tono è in bilico tra dramma e commedia e l'ovvia critica al conformismo della borghesia californiana rimane in superficie. Questo in linea con l'atteggiamento distaccato e cinico del protagonista, la cui evoluzione non va scambiata per quella tipica dei romanzi di formazione. Curiosamente, ma tipicamente hollywoodiano, la reale differenza di età tra Hoffman e Bancroft è minima rispetto a quanto mostra la finzione.
Musiche di Paul Simon, interpretate col sodale Art Garfunkel. I titoli di testa accompagnati da The Sound of Silence sono un gioiello di minimalismo.

Brillantemente diplomatosi in una scuola dell'East Coast, il ventenne viziato e nichilista Benjamin intesse una relazione esplicitamente ed esclusivamente carnale con una donna matura, amica di famiglia. La figlia dell'amante, però, eserciterà una ancora più potente attrazione su di lui.

Buon rapporto qualità/peso e miglioramento di quanto si trova in rete (esclusi rip in HD, ovviamente). Doppio audio (quello inglese vale il viaggio) e doppi sottotitoli.

dati tecnici
   Nome: Mike.Nichols.Il.Laureato.1967[tiopito].mkv
   Dimensione: 1,208,087,836 bytes (1152.122 MB)
   Durata: 01:41:19 (6078.6 s)
   Risoluzione: 720 x 304
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 20.593116
   Deviazione standard: 3.699621
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 1192.130274 kbps
   Audio: AC3 192kbps ITA/ENG
   Subs: ITA/ENG

cartella MeGa (file MNL.zip - 4x250Mb +1x152Mb)
  https://mega.nz/#F!HxEUWbCB!fhvkk0K0u8eGp4vViu0trQ
 
screenshot (click per vederli 1:1)

5 commenti:

  1. Proposta pescata direttamente dalla mia personale formazione culturale cinematografica. Rivedendola a distanza di tempo, e con un'altra età, continua a piacermi. Molto.

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    1. Possiamo avere anche un'altra età, ma Nichols sa come farci tornare (con i suoi protagonisti) ad ogni visione a sentirsi di casa in quei tardi anni '60... ;-)

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  2. Anche al sottoscritto. E, prospetticamente parlando, è davvero molto più avanti di quanto si potesse immaginare nel 1967 (io ero convinto che che fosse del 1970, peraltro).
    Scegliere "quella" classe sociale oggi ha davvero un dannato significato prospettico.

    E, diciamocelo, la colonna sonora si sposa alla perfezione con il "minimalismo dei sentimenti". Io lo ritengo in TOTO un film minimale, dopotutto.

    Ma quand'ero sbarbino... Non la pensavo così, né?

    Giuro.

    Buon S. Nastaso.



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  3. sn G R A Z I E
    https://millecentotre.wordpress.com/
    Ti do conferma ora sn solo su wordpress
    un saluto a tti.

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    1. Ah, ok. Non riuscivo a "entrare" in freetexthost. Meglio così, che wordpress aggiorna. Un saluto a te

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