regia di Elio Petri
con Gian Maria Volontè, Florinda Bolkan, Salvo Randone
ITA 1970
Petri e Volontè all'ennesima potenza.
Del regista è chiarissima l'impronta stilistica e la tendenza al linguaggio onirico, se non metaforico e grottesco. Non mancano le lucidissime critiche sociali e politiche che fecero temere censure e ovviamente scatenarono scontri ideologici tra le eterogenee anime della sinistra italiana di allora. Sicuramente una delle sue migliori regìe.
Dell'attore emerge la potenza interpretativa e la versatilità con cui affronta un personaggio dalle numerose sfaccettature. Ogni suo piccolo gesto appare necessario a definire questa personalità complessa mentre il doppiaggio al limite del caricaturale rende il personaggio ancora più verosimile. Sicuramente una delle sue migliori interpretazioni.
Minimi particolari arricchiscono la trama rivelando la grande cura con cui fu realizzata una pellicola che si presta a ripetute visioni e che, nonostante la forte connotazione temporale, sembra non invecchiare mai. La squadra tecnica è quella delle migliori produzioni del regista: Pirro, Kuveiller, Mastroianni (Ruggero), Morricone. Manca solo Ferretti e sarebbe al completo. Cameo per Randone (un'icona!).
Del regista è chiarissima l'impronta stilistica e la tendenza al linguaggio onirico, se non metaforico e grottesco. Non mancano le lucidissime critiche sociali e politiche che fecero temere censure e ovviamente scatenarono scontri ideologici tra le eterogenee anime della sinistra italiana di allora. Sicuramente una delle sue migliori regìe.
Dell'attore emerge la potenza interpretativa e la versatilità con cui affronta un personaggio dalle numerose sfaccettature. Ogni suo piccolo gesto appare necessario a definire questa personalità complessa mentre il doppiaggio al limite del caricaturale rende il personaggio ancora più verosimile. Sicuramente una delle sue migliori interpretazioni.
Minimi particolari arricchiscono la trama rivelando la grande cura con cui fu realizzata una pellicola che si presta a ripetute visioni e che, nonostante la forte connotazione temporale, sembra non invecchiare mai. La squadra tecnica è quella delle migliori produzioni del regista: Pirro, Kuveiller, Mastroianni (Ruggero), Morricone. Manca solo Ferretti e sarebbe al completo. Cameo per Randone (un'icona!).
Il film meritò anche un Oscar e il premio della giuria di Cannes, ma questo forse ha poca importanza.
E' uno dei miei preferiti e, perdonate la presunzione, questo sì che importa...
E' uno dei miei preferiti e, perdonate la presunzione, questo sì che importa...
Il nuovo capo della sezione politica della Questura, non solo è convinto del "dovere di reprimere", ma si ritiene intoccabile, al punto da gettare una sfida ai suoi stessi colleghi.
Partendo da una pellicola datata temevo di dover fare prove su prove, e invece, magia!, con le impostazioni standard (quelle che uso per "saggiare il terreno") viene fuori un rip di ottimo peso e grande qualità. Aiuta la sola traccia audio italiana...
dati tecnici
Nome: Elio.Petri.Indagine.Su.Un.Cittadino...1970[tiopito].mkv
Dimensione: 1,015,753,346 bytes (968.698 MB)
Durata: 01:50:12 (6612.36 s)
Risoluzione: 720 x 384
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 19.717958
Deviazione standard: 2.837011
Framerate: 25 fps
Bitrate: 1026.280438 kbps
Audio: AC3 192kbps ITA
Subs: ITA
cartella MeGa (file EPICSOS.zip - 3x250Mb +1x219Mb)
https://mega.nz/#F!sAMEXAKS!Rlb2dEhGbDN6X82i9TNn0A
screenshot (click per vederli 1:1)
Ho impiegato più di un anno a mantenere la minaccia lanciata in coda al post della "Classe operaia".
RispondiEliminaFacendo qualche collegamento e qualche volo pindarico, qualcuno potrebbe storcere il naso e ritenere provocatorio proporre questo titolo nell'anniversario della strage di piazza Fontana... Beh, il clima è quello.
A questo punto una piccola segnalazione in tema. Già da tempo via torrent si trova un corto di Petri sulla morte di Giuseppe Pinelli, una cosetta così, in stile fuoriorario: fate i bravi nipotini e correte a guardarlo!
Il vecchio zio Pietro
ps- con La Classe operaia e La proprietà non è più un furto, questa pellicola forma un trittico che finirò per completare, prima o poi.
La provocazione la vede solo chi la vuole vedere (dicasi altresì "coda di paglia"), BVZP, accorgendosi di quanto questo grande titolo di Petri rimanga più attuale di quanto possa far comodo: un film databile quanto a epoca, ma non certo datato riguardo ai contenuti...
EliminaP.S. Dato il continuo equilibrio fra peso e qualità video del materiale proposto, ti propongo per il titolo di Gran Maestro Rippante ;-)
Beh, qui c'è da dire che il filmato del dvd sorgente era già di qualità molto buona, il che aiuta. ;-)
EliminaGuardando certe pellicole degli anni '70 viene il sospetto che in Italia il tempo si sia fermato.
RispondiEliminasn G R A Z I E : 6 sempre sul pezzo Pinelli la 18 vittima di piazza Fontana ottima memoria ciao.
RispondiEliminaLA PROPRIETA' NON è PIU' UN FURTO!!!!!!!!!
RispondiEliminaSIIIIIIIIIII! Ne possiedo una versione di qualità pessima, e tutte le volte che l'ho dato in pasto agli sbarbi ne sono rimasti sbalorditi.
Sai che non sapevo dell'oscar?
Nessuna provocazione, credimi. Ma proprio nessuna. Molti che si sono fatti la nottata in questura quel giorno sono ancora in vita, e gli slogan fascisti urlati dalle cosiddette forze dell'ordine rimbalzano ancora vivissimi nella loro memoria. Con tutto il rispetto per il Calabresi: il signorino non l'ha mai davvero raccontata come si deve, e la moglie si è svegliata decisamente TROPPO TARDI con le sue dichiarazioni.
Col passare degli anni il "trittico" sta davvero assumendo le caratteristiche di una profezia davvero "sinistra", se mi consentite il gioco di parole.
Ad ogni modo, vzp n°1. As usual.
PS: il trittico lo associo molto, moltissimo, anche a Todo Modo (che di operaista/popolare non ha nulla, lo ammetto).
Allora accelero il rilascio... :-)
EliminaInvece, per "Todo Modo" occorrerà trovare fonti extrabibliotecarie, purtroppo, ma non dispero da patito sciasciano. Quindi, "A ciascuno il suo" rimane altro titolo papabile. Così come "La decima vittima", che non ho ancora visto, e altri.
Se continua così, Petri acchiapperà Scorsese nel box laggiù in basso!
Splendido film, formidabile Petri e bravissimo Volonté. È quasi un delitto che questo titolo sia praticamente scomparso dalla distribuzione mentre dovrebbe essere obbligatorio in tutte le scuole, almeno una volta l'anno.
RispondiEliminaRivederlo e pensare a quanti casi sia simile, ancora oggi e in ogni parte del mendo, fa sempre venire i brividi.
Quelli erano anni in cui il cinema "impegnato" riusciva ad aprire gli occhi a tanta gente, altro che cinepanettoni!
La parte di Volonté è talmente calzante con la sua recitazione da far credere che non stia neanche recitando; pensare che nemmeno due anni dopo fosse in grado di interpretare Mattei (altro grande capolavoro di quegli anni!) serve solo a dimostrare quanto fosse bravo questo attore, ingiustamente dimenticato.
Non avevo più una versione guardabile di questo film da quando la VHS ha gettato la spugna, gazie Zio Pietro!
Volontè era un gigante, forse il mio preferito. Mi ripeterò, ma tra il poliziotto (di cui non si sa il nome!) e Mattei, riuscì a infilarci Lulù Massa!
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