sabato 30 maggio 2020

L'invenzione di Morel

L'INVENZIONE DI MOREL
regia di Emidio Greco
con  John Steiner, Giulio Brogi, Anna Karina
107 min. ITA 1974
Tratto dall'omonimo romanzo di Adolfo Bioy Casares, l'esordio alla macchina da presa di Emidio Greco (che alcuni ricorderanno per Una storia semplice) è un tentativo coraggioso di fare fantascienza autoriale in Italia. Una fantascienza onirica, talvolta surreale, costruita sulle idee e non sugli effetti (speciali o meno che siano). Rarefatto sia nello svolgimento della trama che nei dialoghi, il film indubbiamente risente di una certa lentezza, soprattutto nell'avvio, con i suoi trenta minuti muti. Esteticamente è molto piacevole: l'immagine è geometrica e pulita, ben fotografata, con una scenografia che a tratti ricorda la realtà artefatta del Tati più maturo, a cui si accompagnano suggestive vedute naturali.
L'etichetta fantascienza è quella che più si avvicina, anche se è difficile inquadrarlo pienamente nel genere.

Un naufrago giunge su un'isola apparentemente disabitata, nonostante edifici curati e macchinari in funzione. 

Rip onesto per qualità e peso. Audio italiano, sottotitoli inglesi e francesi.

dati tecnici
   Nome: Emidio.Greco.L.Invenzione.Di.Morel.1974[tiopito].mkv
   Dimensione: 1,202,072,266 bytes (1146.385 MB)
   Durata: 01:46:57 (6417.24 s)
   Risoluzione: 720 x 384
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 20.871446
   Deviazione standard: 3.271825
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 1298.099669 kbps
   Audio: AC3 192kbps
   Subs: ENG/FRA

cartella MeGa (file EG-IM-74.zip - 4x250Mb + 1x144Mb)
  https://mega.nz/folder/tARgFCJT#hqOV0-WaLYG4CnbhyX76Dw

screenshot (click per vederli 1:1)




6 commenti:

  1. Gli anni Settanta eran belli proprio per questo genere di cose, al di là dei risultati.

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    1. E "L'invenzione di Morel" lo possiamo tranquillamente mettere tra i risultati migliori di quegli anni Settanta (quando ancora il fantastico di casa nostra era lontano dall'essere vergognosamente bandito da cinema e tv come in questi poco illuminati tempi), BVZP. ;-)

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  2. Qui siamo sull introvabile. Avevo perso le speranze da anni, e poi arrivi tu zio pietro che confermi un detto: "la speranza è l ultima a morire". Grazie infinite.

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  3. sn G.R.A.Z.I.E.
    Ciao nn posso che congratularmi nella tua scelta, adoro questo film...
    e ank io lo postai un annetto fa...
    saluti a tti
    p.s.
    l ho akkiappato sperando sia una versione diversa dalla mia...

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  4. Non ricordo come scoprii questo titolo... Di sicuro mi sfuggì dalle tue pagine, GRAZIE, così come da quelle dell'Universe Etranger.

    Posso dire che l'attività del blog, grazie anche alle potenzialità entropico-disturbanti-compulsive dell'ipertesto, mi ha portato a scoprire un autentico panorama grandangolare su un cinema che avrei ignorato effettuando semplici ricerche. Con grandi gioie e dolori di tutti noi. XD

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  5. Che bella che era la fantascienza di quegli anni!! Intelligente, creativa e senza la necessità di CGI o soluzioni costose. :D
    È da ammirare anche il coraggio di Greco che ha osato realizzare il film a colori, perdendo così i potenziali aiuti del bianco e nero che, solo due anni prima, avevano permesso a Vittorio Cottafavi di girare "A come Andromeda" in Sardegna spacciandola per la Scozia. Girando a colori Greco ci ha mostrato locations formidabili, facendo la fortuna di diverse spiagge maltesi che, proprio in quegli anni, diventarono mete turistiche importanti.
    L'ho visto al cinema, quando uscì, ma ero troppo giovane per apprezzarlo davvero; solo negli anni '80, quando passò su una rete privata, lo registrai e mi resi conto del vero valore della pellicola. Ho letteralmente consumato quel nastro ed ora è davvero arrivato il momento di sostituirlo con una copia digitale. Grazie Zio Pietro! :D

    Scusa GRAZIE, anche a me era sfuggita la tua proposta, devo imparare a leggere meglio quello che pubblichi. ç_ç

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