sabato 28 novembre 2020

Riflessi in un occhio d'oro


RIFLESSI IN UN OCCHIO D'ORO (Reflections in a Golden Eye)
regia di John Huston
con Elizabeth Taylor, Marlon Brando, Brian Keith
109 min. USA 1967

Di sicuro e immediato impatto visivo, la caratteristica saliente della pellicola è la dominanza gialla verso cui il regista volle far virare i colori, richiamando il titolo. La scelta di Huston, che credo sia stata criticata oltre che non capita, soddisfaceva evidentemente una precisa volontà di mantenersi fedele all'omonimo romanzo del 1941 di Carson McCullers, in cui la scrittrice è usa a frequenti richiami sintattico-lesicali di precise cromìe. Al botteghino il film non riscosse il successo sperato, ma sicuramente non solo per questo motivo stilistico. Evidentemente, anche se era già il 1967, il tema di una femminilità dominante e quello dell'omosessualità latente, in ambiente militare per giunta, non trovavano un vasto pubblico pronto ad affrontarli. A nulla valse il tentativo di ridistribuirlo con i colori "naturali".
La Taylor, che quell'anno prendeva il suo secondo Oscar (per Virginia Woolf), recita con una naturalezza incredibile un personaggio sicuramente nelle sue corde. Per estetica a bravura, senza dubbio la mia attrice hollywoodiana preferita.  Brando, che fu chiamato a sostituire Montgomery Clift appena deceduto, si trova ad affrontare un personaggio complesso che meglio si adattava allo storico amico della Taylor ma che riesce a caratterizzare con un rigido incedere bovino, calzando bene il ruolo. Tra tutti, forse solo Brian Keith (i vecchiacci lo ricorderanno anche come lo zio di Tre nipoti e un maggiordomo) appare un poco fuori ruolo.
Sul fronte tecnico, la sceneggiatura dosa e alterna con sapienza azione e riflessione. La fotografia sfrutta le potenzialità dinamiche e compositive di un widescreen bello tirato. Il commento musicale aggiunge note thriller alla narrazione.
Nel doppiaggio italiano diversi buoni interpreti, ma il pur abile Gigi Proietti che anima Brando mi lascia un po' perplesso, specie a fianco della voce calda di Emilio Cigoli/Keith: ha infatti una tono troppo distante da quello originale, placido e sussurrato.

There is a fort in the South where a few years ago a murder was committed:  l'ambiente ipocrita e benpensante di una guarnigione militare è il palcoscenico in cui ufficiali e relative mogli esplicitano le proprie nevrosi.

Rip di ottiqua qualità, doppio audio esottotitoli italiani.



dati tecnici
   Nome: John.Huston.Riflessi.In.Un.Occhio.D.Oro.1967[tiopito].mkv
   Dimensione: 1,336,099,698 bytes (1274.204 MB)
   Durata: 01:44:26 (6266.24 s)
   Risoluzione: 720 x 320
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 19.575285
   Deviazione standard: 3.117314
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 926.875070 kbps
   Audio: AC3 192 kbps ITA/ENG
   Subs: ITA


cartella MeGa (file JH-ROO-67.zip - 5x250Mb + 1x20Mb)
  https://mega.nz/folder/EmwyDJpI#ybQstRZ18s9TIXc8GSQLsQ

screenshot (click per vederli 1:1)


10 commenti:

  1. Sul rip occorre spendere un paio di righe. Questo sarebbe dovuto essere il rilascio numero 300... In italiano, in rete si trovava solo un rip "a colori" con rapporto 4:3 che veniva buono per la traccia audio. Il più l'edizione dvd italiana (Sinister) era difettata. Ho recuperato un dvd inglese, ma mi sono impantanato in un mux complicato. Alla fine, quando avevo già mollato tutto, un dvd Sinister ma funzionante è spuntato dal nulla in biblioteca.
    Nonostante l'odissea fantozziana, l'importante è essere riuscito a condividere una pellicola che non volevo mancasse assolutamente nel blog. Per me, un buon modo di festeggiare la proposta n.500. :-)

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    1. Complimenti innanzitutto per il traguardo dei 500, BVZP, e poi ovviamente grazie per questa tua travagliata proposta "Hustoniana"! :-D

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Grazie Zio Pietro per questa bella proposta questo è uno dei pochi film del grande Huston, regista che amo particolarmente, che non ho visto, chissà che non ci esca un buon mux....

    p.s sul doppiaggio hai ragione Giuseppe Rinaldi è tutta un'altra cosa rispetto al pur grande Gigi

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    1. Caro Sergius, conoscendo i tuoi gusti, sono sicuro che questa pellicola non potrà che piacerti.
      Poiché stavo per consigliare a tutti la lettura del romanzo, ho appena caricato il pdf del libro.

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    2. grazie zio pietro John Huston mi mancava proprio, non l ho mai seguito bene, ma so del suo valore e della sua qualità, Sergius piuttosto vedo che hai diversi blog ma tutti inattivi i link dei post, posso chiederti come mai? sono dei grandissimi film quelli che avevi messo.

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    3. Scusa del ritardo, quei blog sono inattivi da anni, prima o poi dovrò cancellarli, l'unico sito attivo è ilclubdei39.org con tutte le sue limitazioni. Comunque se ti interessa qualche film, che non riesci a trovare, fammelo sapere, anche lasciando un messaggio qui, che ti posto il link, sempre che il Vecchio Zio Pietro sia d'accordo.

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    4. Nessun problema, ovviamente. :-)

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  4. Grandissimo film, ingiustamente sottovalutato in America e, ancora di più, da noi. Personalmente trovo splendida la scelta estetica di Huston per l'uso del giallo dominante (la versione "a colori" perde tantissimo) e posso davvero capire perché tu abbia tenuto questo rip per un'occasione così speciale. 500? Incredibile! Come si suol dire "sembra ieri" (che rippavi Pom Poko ^_^).
    Complimenti Zio Pietro; ovviamente anche grazie, visto che questo film non si riesce mai a vedere ma, soprattutto, COMPLIMENTI! :D

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