domenica 20 novembre 2016

Play Time

PLAY TIME
regia di Jacques tati
con Jacques Tati, Barbara Dennek, Jack Gaultier
119 min. FRA 1967
Se diamo una superficiale scorsa alla filmografia tatitiana, questo appare come l'ultimo lungometraggio cinematografico, avendo avuto le sue produzioni successive una chiara impronta televisiva, e comunque il quarto del nocciolo duro della sua produzione. E' anche la pellicola più ambiziosa, in cui lo stile comico del regista raggiunge la completa maturità (e la supera, anche).
Certo, per il regista francese, quest'opera costituì uno spartiacque di proporzioni bibliche e impatto catartico: lo sforzo produttivo (la costruzione dell'immane scenografia di Tativille, le riprese in 70mm) lo costrinse a ipoteche e causò il fallimento della sua casa Specta Films nonché condizionò negativamente la sua vita e la sua carriera.
Anche qui Hulot/Tati osserva nel suo mutismo la società che lo circonda, mettendone a nudo i caratteri grotteschi e surreali e irridendola perché nel suo profondo semplicemente non la capisce. Per certi versi mi stupisce come il personaggio non sia stato oggetto di culto della controcultura, al pari del libercolo Papalagi, molto in voga nei nostri ambienti giovanil/alternativi. 
Il film, in cui estetica e fotografia la fanno da padrone, richiede una certa attenzione per godere dei molti particolari e sfumature che compongono l'immagine. La mimica del Tati attore fa il resto.
Se è impossibile non definire capolavoro questa pellicola, è comunque difficile non definirla IL suo capolavoro. Ma mi accorgo (so di ripetermi) che questo discorso vale per quasi tutte le sue opere.

L'incantato e disincantato Monsieur Hulot si muove in una Parigi artefatta, in parallelo a una comitiva di turisti americani. 

Passato diverso tempo tra rippaggio e recensione, non capisco quali scelte io abbia operato nella codifica. Il drf poteva migliorare, comunque mantenendo dimensioni accettabili del file.  Doppio audio e sottotitoli italiani.

dati tecnici
   Nome: Jacques.Tati.Play.Time.1967[tiopito].mkv
   Dimensione: 1,241,343,768 bytes (1183.838 MB)
   Durata:  01:59:07 (7147.08 s)
   Risoluzione:  720 x 400
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 23.322056
   Deviazione standard: 3.019379
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 1059.355377 kbps
   Audio: AC3 128kbps ITA/ 192kbps FRA
   Subs: ITA

cartella MeGa (file JTPT.zip - 4x250Mb +1x184Mb)
   https://mega.nz/#F!0Yh00D4Q!Gmdj2NrwfjSAg8psxU_6Zg

screenshot (click per vederli 1:1)

5 commenti:

  1. E via un'altra bordata! Lo so, non è certo un titolo raro o inedito, ma Tati merita e il progetto a lui dedicato deve procedere.

    Sto trascurando un po' l'animazione... Già ho tante release in cantiere, poi sto cercando di sistemare il blog, poi vi ci mettete anche voi proponendo titoli bellissimi e irresistibili... E come si fa? Ah, già, dimenticavo; sto anche lavorando come un pazzo! :D

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  2. Un progetto Tati non può certo fare a meno di Play Time, per cui la rarità è del tutto secondaria in questo caso (e grazie!)... ;-)

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  3. Infatti: Tatì è sempre Tatì! :D
    Forse non è raro ma è sicuramente poco considerato, specie qui da noi. Neanche io riesco da definire quale sia "il" suo capolavoro perché, a rivederli, ognuno merita sicuramente il premio. ^___^
    Ti manca l'animazione? Beh, visto che nessuno ti da consigli su cosa uppare (XD!!) "L'illusionista" del 2010 di Chomet sarebbe la soluzione anche per completare il progetto Tatì. ;)
    Nel frattempo, GRAZIE. :D

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. @G.R.A.Z.I.E.
      C'è stato un periodo in cui sono stato oggetto di grandi attenzioni (visualizzazioni a palla dall'estremo oriente...) Non so se le cose siano collegate...

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