CABIRIA - Visione storica del Terzo Secolo A.C.
regia di Giovanni Pastrone
con Carolina Catena, Lidia Quaranta, Gina Marangoni
127 min. ITA 1914
Pellicola da molti critici considerata anticipatrice non solo delle produzioni kolossal, ma anche di tutto il cinema a venire, sia per impianto produttivo che per linguaggio narrativo. E' necessario sottolineare come sia un'opera figlia del suo tempo, intrisa di patriottismo colonialista di inizio Novecento, talvolta platealmente razzista: d'altronde sono gli anni della guerra italo-turca e della campagna di Libia. La contrapposizione Roma-Cartagine si presta bene a riflettere la situazione storica che l'italia viveva in quegli anni.
Gabriele D'Annunzio compose i cartelli (splendidi e verbosi) che accompagnavano la storia, scritta dalregista partendo dai testi di Tito Livio, Flaubert, Salgari e dello stesso Vate. Nacque così un film lento e colto, ma di grande suggestione, la cui visione odierna non può prescindere dal tenere conto di quanto il linguaggio cinematografico sia sia evoluto in oltre un secolo. Basti pensare che la camera è per lo più fissa, specie su campi medio-lunghi, e il montaggio è ancora lungi dalle sue potenzialità espressive che oggi gli riconoscamo. Il comparto tecnico si avvalse di una nutrita squadra, tra direttori della fotografia, compositori e scenografi, a testimonianza di un grande sforzo produttivo. Le scene corali abbondano di comparse.
Ne esistono diverse edizioni, di diverse durate, dalle due alle oltre tre ore dell'originale. Questa è la versione americana, preceduta da alcuni cartelli introduttivi storici e tecnici (in inglese e non sottotitolati).
Con la seconda Guerra Punica come sottofondo, si dipanano le vicende di diverse donne, romane e cartaginesi, vere protagoniste della scena.
Buona qualità con un drf di compromesso data l'anzianità della pellicola. Cartelli originali in inglese, sottotitoli italiani con il testo originale impostati di default.
Fonte: dvd Kino Video, 2000 ( USA)
dati tecnici
Nome: Giovanni.Pastrone.Cabiria.1914[tiopito].mkvGabriele D'Annunzio compose i cartelli (splendidi e verbosi) che accompagnavano la storia, scritta dalregista partendo dai testi di Tito Livio, Flaubert, Salgari e dello stesso Vate. Nacque così un film lento e colto, ma di grande suggestione, la cui visione odierna non può prescindere dal tenere conto di quanto il linguaggio cinematografico sia sia evoluto in oltre un secolo. Basti pensare che la camera è per lo più fissa, specie su campi medio-lunghi, e il montaggio è ancora lungi dalle sue potenzialità espressive che oggi gli riconoscamo. Il comparto tecnico si avvalse di una nutrita squadra, tra direttori della fotografia, compositori e scenografi, a testimonianza di un grande sforzo produttivo. Le scene corali abbondano di comparse.
Ne esistono diverse edizioni, di diverse durate, dalle due alle oltre tre ore dell'originale. Questa è la versione americana, preceduta da alcuni cartelli introduttivi storici e tecnici (in inglese e non sottotitolati).
Con la seconda Guerra Punica come sottofondo, si dipanano le vicende di diverse donne, romane e cartaginesi, vere protagoniste della scena.
Buona qualità con un drf di compromesso data l'anzianità della pellicola. Cartelli originali in inglese, sottotitoli italiani con il testo originale impostati di default.
Fonte: dvd Kino Video, 2000 ( USA)
dati tecnici
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screenshot (click per vederli 1:1)
Devo dire che la (si fa per dire) celebrazione dei seicento titoli di questo blog ha dovuto combattere con un omaggio a Monica Vitti. Da tempo avevo preparato Amori Miei di Steno, (in realtà per arricchire la filmografia della Fenech... XD). Ci penserò più avanti, magari con le pellicole meno conosciute degli anni Sessanta.
RispondiEliminaBeh, BVZP, è il caso di dire che con questa storica seicentesima proposta ci hai letteralmente amMUTOlito (per rimanere in tema)... ;-)
Eliminasn G.R.A.Z.I.E.
RispondiEliminaakkiappato
manca la parte5
un saluto a tti
Hai ragionissima, si è persa non so dove... Provvedo.
EliminaGrazie della segnalazione.
sn G.R.A.Z.I.E.
Eliminagrz1.ooo x 600 volte
ciao.
Assoluto capolavoro!!! :D
RispondiEliminaImmagino l'abbiano visto in pochi e quindi ne consiglio caldamente la visione a tutti. Come scrive correttamente Zio Pietro, risente degli anni ma meno di quanto si penserebbe e, di contro, offe una chiave di lettura di tutto (e non esagero!) il cinema successivo. Gli echi di Cabiria si sentono ancora oggi, primo tra tutti nel montaggio narrativo, con la capacità di fondere più trame nella storia, ma anche l'uso del carrello* e la conseguente "carrellata". Cabiria è contemporaneamente realistico (neorealista?) ed allucinatamente visionario, un mix che rivedremo, tra gli altri, in Lang, Buñuel, Kurosawa, fino a Carpenter, Greeneway e Gilliam. Sono davvero troppi coloro che devono una bella fetta della loro espressività all'ombra lunga dell'opera di Pastrone.
Zio Pietro, era davvero difficile trovare un 600° più eccezionale di questo, GRAZIE! :D
*è stato inventato e brevettato proprio da Pastrone. ^_^
E se dopo tanto fenechismo mi venisse la febbre del muto? °O°
EliminaC'è il forte rischio... Ho diverso materiale di Feuillade (quello di Fantomas) e un'altra chicca italica che arriverà subito. Poi, tu citi telepaticamente Lang...
ciao Zio Pietro. potresti gentilmente ricaricare il primo file. Quando provo a scaricarlo mi dice ''file non decriptato'' grazie mille. Sverla
RispondiEliminaCiao Sverla. Ho sistemato: accedi nuovamente alla cartella (ha un nuovo link) e scarica la parte che ti serve.
EliminaOggi ero in una biblioteca per prendere alcuni dischi. Mi sono ricordato che sui suoi scaffali c'era il documentario su Vivian Maier che mi hai chiesto secoli fa e quindi l'ho preso. Solo quando sono arrivato a casa mi sono ricordato che già lo avevo decrittato su hd, prima dell'estate!!! XD
Bah, forse è un segno del destino e i tempi sono maturi...