TODO MODO
regia di Elio Petri
con Gian Maria Volontè, Marcello Mastroianni, Mariangela Melato
126 min. ITA 1976
Quanto è difficile presentare questa pellicola. Era una delle proposte papabili per il traguardo dei 200 post. Poi i giorni e le settimane sono scivolati via nella quotidianità ed è scivolato via anche lo slancio. Mi sono dato il tempo di rivederlo e ri-rivederlo, data la complessità di una narrazione che rimesta nel fango della nostra Storia nazionale. Poi, quindi, l'idea di proporlo per la data di oggi: da vecchio milanese (o ex tale) cresciuto nella tensione di quei magnifici tragici anni Settanta ho sempre a cuore il dovere di ricordare la Strage che, oltre a morte, diede ahimè vita a quanto sappiamo e a quanto ancora non sappiamo. Sapere e non sapere, supporre e dedurre, ipotizzare e sputtanare: questo sembra essere l'impegno del regista. Tratto da uno dei capolavori di Leonardo Sciascia, il film è un concentrato di puro Petri in piena maturità: le scenografie asettiche, la narrazione onirica, il senso del grottesco. Tutto portato all'esasperazione, tracciando un meritatamente impietoso ritratto della classe politica democristiana e trasmettendo l'odore stantio della gestione del potere che essa faceva in un 1976 in cui Moro era vivo e ancora non gli erano state dedicate scuole, strade, piazze.
E qui entrano in gioco gli interpreti. Alla sua ultima collaborazione con il regista, Volontè non è al top ma sempre altissimo, come Mastroianni. E poi Ingrassia, Melato e altri caratteristi, manca solo Randone. All'appello dei sodali di Petri manca anche Ugo Pirro, ma non Mastroianni (Ruggero), Kuveiller, Ferretti eccezionale e ovviamente Morricone.
Pellicola snobisticamente per pochi ma educativamente per tutti, andrebbe proiettata nelle scuole, durante la lezione di Storia.
Mentre un'epidemia miete vittime nel Paese, un nutrito gruppo di uomini politici radicati nel potere istituzionale si riunisce in un albergo dalle fattezze di un eremo per eseguire esercizi spirituali nel nome di Sant'Ignazio di Loyola. Una buona scusa per creare e verificare equilibri di partito.
Rip di eccellente qualità e grande leggerezza, anche e soprattutto grazie alla fonte, post-restauro della pellicola. Audio e sottotitoli solo italiani.
Dedicato a chi, molto tempo fa, ne fece una indiretta, discreta ma suggestiva richiesta, forse inconsciamente.
dati tecnici
Nome: Elio.Petri.Todo.Modo.1976[tiopito].mkv
Dimensione: 918,737,196 bytes (876.176 MB)
Durata: 02:05:36 (7536 s)
Risoluzione: 720 x 384
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 18.301863
Deviazione standard: 3.374232
Framerate: 25 fps
Bitrate: 773.480721 kbps
Audio: AC3 192kbps ITA
Subs: ITA
cartella MeGa (file EPTM.zip - 3x250Mb +1x126Mb)
https://mega.nz/#F!ZUJlFTgC!MuuJeRxVqz8vmbr3ZLLreA
screenshot (click per vederli 1:1)
Sapeste che soddisfazione riuscire finalmente a rilasciare un film di questo genere! Un po' di stupido orgoglio, diamine, me lo posso permettere...
RispondiEliminaEccezionalmente, l'anticipazione della prossima proposta: lascio Petri in cartellone per qualche giorno, poi rimaniamo sul tema, rimaniamo con Sciascia e rimaniamo con il cinema politico. Basta per ingolosirvi? ;-)
Beh, BVZP, per TODO quello che riesci a postare noi sempre a MODO ti si deve ringraziare... ;-)
EliminaPellicola epocale, ed anche un po' "maledetta", diciamocelo. Imprescindibile.
RispondiEliminaT'aspettavo, caro Sal', t'aspettavo...
EliminaImprescindibile come quasi tutto il Petri.
Buon qualcosa, fai te.
ps- a proposito di maledizioni: il tuo commento era finito nello spam!
^___^ Golosissimi e sbavanti!
RispondiEliminaPer quanto riguarda questo, invece, sono più "osannante". Non ho mai visto la versione restaurata e non vedo l'ora di colmare questa lacuna. La mia versione è ancora in VHS, con pubblicità di TeleMontecarlo in mezzo. XD
Complimenti per il rip (dimensione e drf invidiabili) e, soprattutto, GRAZIE!!! :D
oh, gli sbarbini stanno organizzando per proiettare la trilogia... Lo spirito continua.
RispondiEliminaterminata la trilogia-tetralogia con todo modo. Sbarbini under shock. Petri in effetti precorre spesso il von trier con quasi 20 anni di anticipo.
RispondiEliminaA suo tempo dovrai ben spiegarci questa storia degli "sbarbini"...
EliminaSaluti.
Purtroppo il file è vuoto
RispondiEliminaCiao Tres. Lo rimetto in linea e ti do la precedenza perché, con tutto quello che fai per tutti, mi sembra il minimo.
EliminaGrazie della segnalazione.