sabato 7 maggio 2016

Blue Steel - Bersaglio Mortale

BLUE STEEL - BERSAGLIO MORTALE (Blue Steel)
regia di Kathryn Bigelow
con Jamie Lee Curtis, Ron Silver, Clancy Brown
98 min. USA 1989
Il terzo lungometraggio della regista statunitense (prima donna a conquistare un Oscar, ndz) è una pellicola che ho sempre amato particolarmente e che avrei voluto proporre da lungo tempo. Oggi forse risente un po' del passare del tempo, specialmente nei dialoghi e nell'intreccio. Il ritmo invece sembra tenere bene. L'immagine è sempre ben composta e le luci sono ricercate. Inutile il sottotitolo nostrano.
Jamie Lee Curtis, trentenne con diverse pellicole alle spalle (non dimenticate che la tenne a battesimo il vecchio zio Giovanni),  sfoggia taglio corto, divisa e sessappiglio.
Di sicuro torneremo a trattare la parabola della fortunata regista statunitense. Perché parabola? Col passare del tempo, l'originalità delle sue prime opere sembra sfumare. Hurt Locker, indubbiamente ben fatto, mi ha deluso per la vena di patriottismo che lo pervade. Non ho ancora visto Zero Dark Thirty, verso il quale non fatico ad ammettere di essere prevenuto. Spero di essere smentito.

Appena uscita dall'accademia della polizia newyorkese, la giovane Megan non solo deve affrontare la diffidenza del suo ambiguo ambiente d'origine, ma anche e soprattutto uno spietato assassino feticista del revolver.

Rip ottimale per qualità e peso veramente contenuto:  Doppio audio e sottotitoli ita. La traccia audio italiana viene da quella stereo originale e non da quella rimasterizzata che, paradossalmente, è peggiore.

dati tecnici
   Nome: Kathryn.Bigelow.Blue.Steel.Bersaglio.Mortale.1990[tiopito].mkv
   Dimensione: 1,025,280,618 bytes (977.784 MB)
   Durata: 01:37:33 (5852.88 s)
   Risoluzione: 720 x 384
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 19.023817
   Deviazione standard: 2.847708
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 847.513352 kbps
   Audio: AC3 320kbps ITA / 224kbps ENG
   Subs: ITA

cartella MeGa (file KBBS.zip - 3x250Mb +1x226Mb)
  https://mega.nz/#F!P4lBWB6R!nnn0czjQJavgEmb6XCbYRQ

screenshot (click per vederli 1:1)

5 commenti:

  1. Spezziamo un po' con l'animazione, che la sta facendo da padrona (non che ci dispiaccia, neh)...

    ps-data nel nome file sbagliata: invecchiatela voi di un anno... :-)

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  2. sn G R A Z I E
    pink panther 1967 fantastico anno...
    l inerzia non esiste è solo un fatto molto relativo....
    bravo, lo stavo cercando :-0 ma hai le antenne e son molto sviluppate.
    grazie1000 ciao e buon weekend

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  3. Tutti ci siamo innamorati, almeno una volta, di Jamie Lee Curtis ^__^, rivederla è sempre un piacere. E in questo film, magari un po' datato ma sempre avvincentissimo, interpreta davvero bene la sua parte. Certo, la direzione della Bigelow ha fatto molto ma la sua formazione professionale (pur essendo figlia d'arte che di più non si può!) è davvero strepitosa. Peccato che non abbia mai avuto un ruolo in un'opera davvero importante che la tramandi alla Storia, come accadde a sua madre.
    Quanto alla Bigelow, ammetto di non averla mai presa davvero in considerazione, e probabilmente ho sbagliato: questo film mi è sempre piaciuto e su Point Break nessuno può dire nulla ma neanch'io ho provato abbastanza interesse per andare a vedere The Hurt Locker. Chissà, sarà una di quelle registe che dovrò decidermi a riscoprire.
    Come sempre: Grazie! :D

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  4. Altra scelta niente male, BVZP, specialmente per chi ha sempre apprezzato la Bigelow come il sottoscritto: a proposito di quell'altro buon film che senza dubbio è The Hurt Locker ti dirò, non l'ho mai considerato patriottico. Semplicemente, l'ottima Kathryn mette in scena (senza giudicare, esaltare né voler veicolare retorica) quelle condizioni estreme di vita al fronte capaci -tra l'altro- di creare una tale assuefazione al rischio da non poterne più fare a meno, come succede al Jeremy Renner artificiere... vedi l'amara scena finale, dove la sua "scelta" ha molto più a che fare con l'adrenalina che con la patria.

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    1. Non so, forse patriottismo non è la parola giusta, forse mi baso su un'impressione sedimentata nella memoria che il tempo ha distorto... Quello che noto è che gli americani sembrano fare una dannata fatica a metabolizzare quella gran porcata che è stata la campagna afghana/irachena degli ultimi anni. Fare paragoni o cercare analogie con il Vietnam non è veramente utile, tanto sono cambiati gli scenari, politici e sociali.
      Lasciando vagare la mente, azzarderei che anche Black Hawk Down risentiva dello stesso difetto, ma meglio fermarsi perché qui la memoria rischia davvero di fare brutti scherzi. Forse è più distaccato Restrepo... Bah, ci sarebbe da scriverne e discuterne in abbondanza. Se riesco, nei prossimi giorni cerco di intercettare il nuovo Michael Moore.

      ps-comunque, siamo d'accordo sulle notevoli capacità dell'autrice: ti prometto che la rivedremo su queste pagine. saluti.

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