mercoledì 15 giugno 2016

La patata bollente

LA PATATA BOLLENTE
regia di Steno
con Renato Pozzetto, Edwige Fenech, Massimo Ranieri
99 min. ITA 1979
Dopo Costanzo, restiamo sul suolo italico ma cambiamo registro. Commedia all'italiana è una definizione che ancora si adatta a quanto vi propongo, seppur con parecchi distinguo e comunque nell'accezione anni Settanta del termine. E' un film leggero e di ben poche pretese, che forse farà storcere il naso alle platee più intellettuali (di cui spesso ho fatto parte). Molti, moltissimi, i luoghi comuni per definire i personaggi e l'ambiente in cui si muovono, il tutto per mettere in moto la macchina della gag, spesso supportata dalla parolaccia o dalla musichetta di turno. 
Però ci sono alcuni motivi che lo rendono piacevole. 
Uno: il film (forse sulla scia del Vizietto) affronta il tema dell'omosessualità con allegria ma senza lesinare ironia sulla società. In questo caso, oggetto dello sberleffo è la vecchia sinistra in stile Festa dell'Unità, sinceramente compagna, proletaria, operaia, contadina e in fin dei conti un po' machista e bacchettona. Qualche accenno di lotta di classe viene trattato con una spiccata ingenuità e non senza i già citati luoghi comuni.
Due: la regia è di Steno che forse aveva visto tempi migliori ma è comunque un regista importante della nostra cinematografia leggera. Citare le collaborazioni con attori e registi è esercizio che lascio volentieri ai wikimaniaci. Di mio aggiungo solo che per la sceneggiatura si avvalse della collaborazione del figlio Enrico (sìc, proprio lui!).
Tre: non me ne vogliano le signore e signorine, ma nel cast, tra un Pozzetto in forma e un Ranieri nella parte, spicca Edwige Fenech, a mio parere una delle più belle e sensuali attrici del cinemino italiano (mi sono trattenuto dal pubblicare uno screenshot maschilista). Badate: ho detto bella, non brava!

Il Gandi, operaio sindacalizzato con spiccata avversione verso padroni e fasci, si trova ad ospitare un giovane le cui inclinazioni metteranno alla prova molti dei suoi punti di riferimento culturali.

Rip dal dfr sindacale, tenuto un po' altino a tutto favore del peso del file. Audio e sub solo italiani. Piccola nota: il dvd è da tempo fuori catalogo e recuperabile solo a fronte dell'esborso di alcune decine di eurozzi...

dati tecnici
   Nome: Steno.La.Patata.Bollente.1979[tiopito].mkv
   Dimensione: 1,040,529,419 bytes (992.326 MB)
   Durata: 01:38:54 (5934 s)
   Risoluzione: 720 x 384
   Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
   DRF medio: 22.834789
   Deviazione standard: 3.588815
   Framerate: 25 fps
   Bitrate: 1199.955356 kbps
   Audio: AC3 192kbps ITA
   Subs: ITA

cartella MeGa (file SPB.zip - 3x250Mb +1x242Mb)
 https://mega.nz/#F!XtsyRKjC!u2zX6IAHLnUgKISZpq5bSA

screenshot (click per vederli 1:1) 

5 commenti:

  1. Ma come - direte - non posti per una settimana e poi questa è la proposta?!

    Cronache di poveri ripper parte III: nonostante i buoni propositi circa una programmazione estiva, continuo a trovarmi ostacoli che mi fanno perdere un sacco di tempo (con conseguente frustrazione).
    Rippo la filmografia di un grandissimo e mi ritrovo le pellicole restaurate nei cinema (chi ha orecchie per intendere intenda) e questo mi frena un po'...
    Cerco di mettere di mettere le mani su due serie animate vintage e devo combattere tra dvd dispersi e illeggibili. Risultato: liste di episodi a macchia di leopardo... :-(
    Sto rincorrendo (invano) un'altra piccola chicca e chissà mai se arriverà...
    Insomma, per ora allungherò il brodino con qualcosa di già pronto, in attesa di tirar fuori dal cappello qualcosa di veramente valido.
    Più inerme che inerte, il vecchio zio Pietro

    RispondiElimina
  2. E allora ti sorprenderò, BVZP, perché io sono soddisfatto di questa tua proposta! Pur con stereotipi, luoghi comuni e consapevoli ingenuità (comunque gestiti da Steno con ben altro ritmo e superiore classe rispetto al nefasto stile "cinepanettonesco" del figlio, poco di là da venire) questa è ancora pienamente commedia -non commediaccia- all'italiana, poco pretenziosa per scelta e non certo per manifesta incapacità... ragion per cui non si possono non condividere i tre motivi di piacevolezza da te elencati! :)
    P.S. Avresti potuto affiancare Edwige a una delle tue pin-up: nessuno di noi ti avrebbe accusato di maschilismo... ;)

    RispondiElimina
  3. Ti sembrerà strano ma neanch'io mi lamento per la tua scelta. E che cavoli, ogni tanto bisogna pur ridere senza la pretesa di un "messaggio"! ^__^
    A dire il vero, quando io presento lavori così li taggo sfacciatamente come "cervello_a_spasso". XD
    Quindi accetta il mio sentitissimo GRAZIE perché per merito tuo stasera so cosa guardare. :D




    PS: in questi giorni sono fuori sede ma sto sfruttando sfacciatamente la linea internet di chi mi ospita quindi, appena rientrerò settimana prossima, dovrei avere online una buona quindicina di titoli! E se per allora non comincerò a postarne qualcuno con un ritmo un po' più decente avrete tutte le ragioni di sgridarmi. :)

    RispondiElimina
  4. Cioè, fammi capire: hai rippato Ozu? NIENTEPOPODIMENOCHE?

    Comunque "La patata" è molto meglio del vizietto (non è una battuta omofobica, giuro). Soprattutto il pezzo in cui i compagni spediscono Pozzetto in Urss nella speranza che "guarisca".

    E' sempre stato un filmetto spassoso, e secondo me il cervello a spasso non ci resta neppure per molto. Trattasi forse dell'unico film di Steno privo del principe De Curtis (e del Monicelli...) che riesco a gradire .

    Oddio, no, anche febbre da cavallo era una pirlata simpatica, ecco.

    Però questo film, calato nel suo tempo, è riuscito e intelligente (almeno in ambito "popular").

    Unico appunto: La Fenech in "Sono Fotogenico" è quasi brava, diciamocelo.

    Quasi.

    Con "La Patata" ... Molto meno, ecco.

    Cosa avete capito?!?!?!
    Tra Risi e Steno c'è un abisso, tutto qui.
    Sempre a pensar male...

    Buon s. Gennaro a tucc.

    RispondiElimina