regia di Jacques tati
con Jacques Tati, Jean-Pierre Zola, Adrienne Servantie
111 min. FRA 1958
Ogni volta che si parla di un film di Tati viene spontaneo parlarne come del suo capolavoro, e questo vale per ognuna delle sue pellicole. Questa è forse la mia preferita.
Tati era un genio, probabilmente abbastanza incompreso. Nel corso della sua carriera, lunga ma poco prolifica, diverse furono le difficoltà che incontrò a livello produttivo e non sempre le sue iniziative furono coronate da successo. Riuscì a precorrere i tempi, toccando temi che oggi appaiono attualissimi, attraverso un linguaggio di pura poesia.
In Mon Oncle il suo personaggio, un monsieur Hulot dalle eccezionali doti mimiche e artificiosamente reso muto, guarda con ingenuo disincanto la realtà che lo circonda, sottintendendo un giudizio e una critica che non hanno bisogno di parole. Potentissimo e, permettetemelo, politico. Film premiato con l'Oscar.
Di fronte a rari se non assenti primissimi piani, l'estetica del film fonda le sue radici nelle scenografie spesso costruite artificiosamente e al servizio della fotografia, come succederà anche in Play Time.
Tati era un genio, probabilmente abbastanza incompreso. Nel corso della sua carriera, lunga ma poco prolifica, diverse furono le difficoltà che incontrò a livello produttivo e non sempre le sue iniziative furono coronate da successo. Riuscì a precorrere i tempi, toccando temi che oggi appaiono attualissimi, attraverso un linguaggio di pura poesia.
In Mon Oncle il suo personaggio, un monsieur Hulot dalle eccezionali doti mimiche e artificiosamente reso muto, guarda con ingenuo disincanto la realtà che lo circonda, sottintendendo un giudizio e una critica che non hanno bisogno di parole. Potentissimo e, permettetemelo, politico. Film premiato con l'Oscar.
Di fronte a rari se non assenti primissimi piani, l'estetica del film fonda le sue radici nelle scenografie spesso costruite artificiosamente e al servizio della fotografia, come succederà anche in Play Time.
Infine, per gli appassionati delle citazioni: trovate la scena a cui Landis ha reso omaggio nei suoi Blues Brothers.
Figlio di una famiglia asettica tanto nella forma quanto nella sostanza, il giovanissimo Gérard non può che apprezzare la compagnia dello zio materno, allampanata figura che si muove sul palcoscenico di un quartiere popolare.
Quando il primo rip di prova, realizzato con le tue impostazioni standard, supera i due giga e otto, devi sforzarti di far quadrare il cerchio con un lavoro di fine cesello. Ho preferito ridurre la risoluzione (in virtù del rapporto 4:3) e privilegiare la qualità, ottenendo comunque un drf non proprio ottimale. Il doppio audio è mono all'origine, i sottotitoli italiani. Il titolo in francese? Un mio vezzo personale.
dati tecnici
Nome: Jacques.Tati.Mon.Oncle.1958[tiopito].mkv
Dimensione: 1,601,398,021 bytes (1527.212 MiB)
Durata: 01:50:55 (6654.56 s)
Risoluzione: 640 x 496
Codec ID: V_MPEG4/ISO/AVC
DRF medio: 25.811
Deviazione standard:3.766
Framerate: 25 fps
Bitrate: 1658.75 kbps
Audio: AC3 128kbps ITA / FRA
Subs: ITA
cartella MeGa (file JTMO.zip - 6x250Mb +1x21Mb)
https://mega.nz/#F!kBgESYIB!oy_ptCrJ-5XopQxeh3D0Ig
screenshot (click per vederli 1:1)
Altro papabile come proposta numero 200, questo rip è rimasto a lungo nel cassetto perché farebbe parte di un mio progetto più ampio dedicato al regista francese. Le cose da fare sono tante e il rischio era di tenerlo congelato troppo a lungo, quindi eccovelo! :-)
RispondiEliminaLa filmografia di Tati è facilmente reperibile in rete? Mah, qualche titolo minore sfugge ai più e vorrei rimediare, dando ulteriore dignità a questo geniale autore.
Film SUBLIME che merita di essere visto e rivisto ad ogni occasione! :D
EliminaPer questa, rarissima, volta non lo scaricherò perché lo avevo in progetto da molto tempo anch'io e, proprio come te, mi sono trovato davanti a grossissime difficoltà di ripping. Ammetto di non aver preso in considerazione di ridurlo a 640p quindi considero questa "sconfitta" assolutamente meritata. ^____^
Sono indeciso se sia questo il suo migliore oppure "Le vacanze" ma come scegliere? Sono più belli i gigli o le rose?
In ogni caso, GRAZIE perché permettere a quanti non hanno avuto la gioia di vederlo ancora (e in Italia sono in tanti!) merita un premio. In mancanza di meglio, propongo un applauso collettivo che, come per Trilli, dovrebbe darti la forza di continuare ben oltre il prossimo 300! :D:D
Rip elaborato per un artista geniale: un DOPPIO grazie, come minimo! A entrambi gli artisti (il BVZP e Jacques Tati)... :-)
RispondiEliminasn G R A Z I E
RispondiEliminaAZZZ ........Tati
ottimo x il 200 post *__^
grazie questa sera lo rivedo MOLTO volentieri
buona giornata